Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza (RPCT) è il soggetto responsabile alla ricezione e gestione delle segnalazioni di illecito. Il RPCT può essere coadiuvato da soggetti del suo gruppo di supporto specificamente nominati in atto interno.
Il responsabile whistleblowing, o l’ufficio whistleblowing ove nominato, riceve le segnalazioni e dialoga con la persona segnalante per chiarire e approfondire quanto ricevuto. Il dialogo con la persona segnalante continua anche durante le fasi di accertamento.
L’Ente mette a disposizione delle persone segnalanti canali diversi per le segnalazioni di violazioni.
In particolare, le segnalazioni possono essere effettuate:
- In forma orale, richiedendo disponibilità via telefono per un incontro personale con il Responsabile della prevenzione della corruzione, fissato entro un termine ragionevole. In questo caso, il personale addetto, previo consenso del whistleblower, documenta la segnalazione mediante verbale. Nel verbale, la persona segnalante può verificare, rettificare e confermare il verbale dell’incontro mediante la propria sottoscrizione.
Il numero di riferimento è il seguente: 049-9299805 e l’RPCT riceve nella mattina del lunedì e il mercoledì tutto il giorno.
È opportuno ricordare che le segnalazioni in forma orale non offrono la stessa riservatezza tecnologica delle segnalazioni effettuate tramite piattaforma crittografata.
- In forma scritta. Mediante utilizzo dell’apposita piattaforma. Al termine della procedura di segnalazione, dopo aver inserito le informazioni richieste, verrà generato un key code univoco che consente di monitorare lo stato di avanzamento della segnalazione, integrare la segnalazione effettuata con eventuali informazioni aggiuntive e scambiare messaggi con il destinatario della segnalazione mantenendo la massima riservatezza. Il key code rappresenta l’unico modo per accedere alle segnalazioni già inoltrate; qualora venisse smarrito o dimenticato, non sarà possibile in alcun modo recuperarlo. Per tale ragione, si raccomanda il segnalante (whistleblower) di conservare con cura suddetto codice e di non comunicarlo a terzi.
L’Ente mette a disposizione una piattaforma informatica crittografata, fornita da Transparency International Italia e Whistleblowing Solutions attraverso il progetto WhistleblowingIT con accesso tramite il seguente link:
https://segretariocomunalecomunecampodarsegopdit.whistleblowing.it/
Ulteriori informazioni sul progetto al sito seguente: whistleblowing.it.
Questo strumento garantisce, da un punto di vista tecnologico, la riservatezza della persona segnalante, dei soggetti menzionati nella segnalazione e del contenuto della stessa.
Non è possibile gestire modalità diverse dall’utilizzo dall’apposita piattaforma per il ricevimento delle segnalazioni in forma scritta. Qualora fossero inviate segnalazioni scritte al di fuori della piattaforma il soggetto ricevente, ove possibile, inviterà la persona segnalante a presentare nuovamente la segnalazione tramite la piattaforma informatica.
Presupposti oggettivi
Oggetto di segnalazione sono le informazioni sulle violazioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica; tali informazioni, per rappresentare un’ipotesi rientrante nell’ambito applicativo della disciplina sul whistleblowing, devono essere state acquisite nell’ambito del proprio contesto lavorativo.
Le violazioni oggetto di segnalazione
Oggetto della segnalazione possono essere violazioni, compresi i fondati sospetti, di norme del diritto nazionale o del diritto europeo: illeciti civili, illeciti amministrativi, illeciti penali, illeciti contabili, violazioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità del Comune o di cui siano venute a conoscenza nel contesto lavorativo.
Si sottolinea, e ciò costituisce una novità del d.lgs. n. 24/2023, che le irregolarità nella gestione e nell’organizzazione delle attività, la cosiddetta maladministration, non sono più oggetto di segnalazione. Pertanto non sono oggetto di segnalazione ai sensi della citata normativa le irregolarità che non siano riconducibili alle violazioni di cui all’art. 1 del d.lgs. n. 24/2023; tuttavia le irregolarità, come precisa ANAC nelle linee guida n. 311/2023, possono costituire quegli elementi concreti (indici sintomatici) tali da far ritenere ragionevolmente al segnalante che potrebbe essere commessa una delle violazioni previste dall’art. 1 del d.lgs. n. 24/2023.
Le informazioni sulle violazioni possono riguardare sia le violazioni commesse, sia quelle non ancora commesse che il whistleblower, ragionevolmente, ritiene potrebbero esserlo sulla base di elementi concreti.
Possono essere oggetto di segnalazione anche quegli elementi che riguardano condotte volte ad occultare le violazioni.
Non sono ricomprese tra le informazioni sulle violazioni segnalabili le notizie palesemente prive di fondamento, le informazioni che sono già totalmente di dominio pubblico, nonché le informazioni acquisite solo sulla base di indiscrezioni o vociferazioni scarsamente attendibili (c.d. voci di corridoio).
I contenuti della segnalazione
Il segnalante dovrà dichiarare:
- quanto ha appreso in ragione dell’ufficio rivestito;
- le notizie acquisite anche casualmente, in occasione e/o a causa dello svolgimento delle mansioni lavorative;
- le informazioni di cui sia venuto comunque a conoscenza e che costituiscono fatto illecito, ovvero reato contro la PA, compreso anche il solo tentativo.
La segnalazione deve pertanto essere circostanziata e devono risultare chiare:
- le circostanze di tempo e di luogo in cui si è verificato il fatto oggetto di segnalazione;
- la descrizione del fatto;
- le generalità o altri elementi che consentano di identificare il soggetto a cui attribuire i fatti segnalati.
Risulta comunque indispensabile che la segnalazione presentata dal segnalante sia circostanziata, riguardi fatti riscontrabili e conosciuti direttamente dal segnalante e non riportati o riferiti da altri soggetti, nonché contenga tutte le informazioni e i dati per individuare inequivocabilmente gli autori della condotta illecita.
Nella segnalazione si raccomanda di allegare quei documenti che possono fornire elementi di fondatezza della segnalazione stessa.
Le segnalazioni e la documentazione ad esse allegata sono sottratte all’accesso procedimentale ex L. 241/1990, nonché all’accesso civico generalizzato ex D.Lgs. 33/2013.
Al di fuori della procedura interna per le segnalazioni, la legge permette di effettuare anche segnalazioni esterne all’Autorità Nazionale Anticorruzione a cui si può accedere dalla pagina dedicata sul sito dell’ANAC anticorruzione.it/-/whistleblowing.
Ulteriori informazioni relative all’istituto del whistleblowing, alla procedura adottata, nonché sui presupposti per effettuare le segnalazioni si rinvia alla sezione dedicata disponibile al seguente link: